Un giorno di pausa a Lourdes, abbiamo riposato e visitato il Santuario che attira milioni e milioni di visitatori: siamo sicuri che ripartiamo con una maggiore spinta emotiva e ricaricati al massimo.

Durante il giorno di riposo: la processione a Lourdes.
Giorno 73: Lourdes – Asson. Tappa tranquilla quella di oggi, come tutte quelle che ci aspettano nei prossimi sei giorni. Partiamo da Lourdes, passando di nuovo per il Santuario, per poi continuare il nostro cammino verso Asson. Dopo circa 15 km ci fermiamo a Lestelle Betharram per mangiare un panino. Qui incontriamo Nunzio, il grande e grosso Mark e Cathrine. Il primo è un italiano che da Lourdes, passando per il Cammino del Nord, vuole arrivare a Santiago, mentre i secondi sono una coppia inglese diretta a Pamplona, lungo il Cammino Francese. Ci salutiamo sicuri che ci rincontreremo ad Asson. Cosi è stato, infatti all’arrivo all’ostello li rivediamo tutti e tre, e alla fine ceniamo tutti insieme, con Nunzio che ci delizia con un buon piatto di spaghetti, ricetta siciliana.

Ponte a Lestelle Bétharram
Giorno 74: Asson – Arudy. Stamani piove forte, per la prima volta da quando siamo partiti cammineremo quasi tutta la tappa sotto l’acqua. Fortunatamente non è una tappa impegnativa, circa 17 km. Partiamo tutti insieme, ma Mark e Cathrine li perdiamo a Bruges dopo circa 6 km, perché decidono di fermarsi per un caffè, anche per potersi riparare dalla pioggia. Noi e Nunzio continuiamo, anche se camminare sotto la pioggia con i piedi che fanno “ciaf” dentro la scarpa ad ogni passo non è il massimo. A 5 km dalla meta incontriamo due tedeschi con il loro cane, fermi con la tenda; ci dicono che sono partiti dalla Germania e che sono diretti a Santiago, anche se più volte hanno preso i mezzi per spostarsi. Stiamo qui per un po’, beviamo del thè scambiando due chiacchiere e poi ripartiamo per Arudy. Piccolo dettaglio da non tralasciare, ad Arudy ci arriviamo senza Nunzio, il quale non si sente bene e preferisce fare dei controlli a un centro medico. Passiamo la serata con altri cinque pellegrini ed il prete che ci ospita nelle sue stanze, e mangiamo una gustosissima cena preparata tutti insieme: una serata davvero piacevole dove possiamo scambiarci pareri sul cammino di oggi.
Giorno 75: Arudy – Oloron St. Marie. Dopo aver salutato il simpatico prete che ci ha ospitati e comprato del pane per il pranzo, ci mettiamo in cammino verso Oloron Saint Marie. Nella nostra meta di oggi, incroceremo di nuovo la Via Tolosana, quella che da Arles porta al Col du Somport, che noi abbiamo percorso i primi tre giorni dopo Arles. La tappa di oggi è veramente semplice, con molte strade in pianura e poche salite: talmente semplice che rischia di diventare noiosa. Dopo la pioggia di ieri, oggi camminiamo con un clima perfetto: l’aria è fresca e una giusta quantità di nuvole ci ripara quanto basta dal sole. Arriviamo a Oloron Saint Marie dopo 22,6 km, e siamo particolarmente contenti di esserci arrivati perché, come detto prima, è un luogo importante: da qui, oltre al nostro GR78, passa anche la Via Tolosana che devia verso il Col du Somport, per poi ricollegarsi al Cammino Francese a Puente della Reina, che sarà la nostra terza o quarta tappa spagnola. La sera ceniamo con la coppia inglese; anche se camminiamo con passi diversi, finiamo sempre per ritrovarsi la sera all’ostello.

Oloron Saint Marie vista dall’alto
Giorno 76: Oloron Saint Marie – L’Hopital Saint Blaise. Partiamo tardi da qui, poiché dobbiamo aspettare le 9 (orario di apertura dei supermarket francesi!) così da poter rifocillare le nostre scorte di cibo; siamo infatti rimasti a secco in questi giorni e ieri era domenica, giorno di chiusura totale per i francesi. Anche oggi il cammino non riserva sorprese, la prendiamo davvero con calma, e quasi non notiamo il mondo scorrere attorno a noi. Ci rilassiamo sotto un albero dopo pranzo e ci addormentiamo come due pere. Al risveglio, appena usciti dalla zona d’ombra, notiamo subito che la temperatura si è alzata, fa molto caldo rispetto a prima di pranzo e ci chiediamo come è possibile che in poco più di un’ora possa cambiare temperatura così velocemente. Dopo 10 km arriviamo alla meta, dove incontriamo di nuovo Mark, Cathrine (gli inglesi) e Javier, un signore spagnolo conosciuto ieri, anche lui partito da Lourdes e diretto a Santiago de Compostela, dove abita, e che sta percorrendo questo tragitto per la terza volta.

Chiesa di Hopital Saint Blaise, patrimonio mondiale dell’UNESCO
Giorno 77: L’Hopital Saint Blaise – Mauleon Licharre. Oggi dobbiamo fare solo 15,4 km, sempre per il solito motivo dell’accoglienza pellegrina: a volte dobbiamo adattare le nostre tappe ai posti dove accolgono. Vogliamo comunque partire presto per evitare il caldo che sta assillando queste zone in questi giorni. Purtroppo camminiamo ancora in posti che non donano nulla di che, su noiose strade asfaltate che fanno solo male ai piedi. Dopo circa 4 ore arriviamo a Mauleon. Oggi non possiamo non notare che siamo entrati nei Paesi Baschi, infatti ogni scritta francese ha la propria traduzione in basco, una lingua strana e incomprensibile alla sola lettura. Inoltre, iniziamo a sentire il profumo della Spagna…e ne siamo contenti! All’ostello siamo di nuovo noi (due italiani), i due inglesi e lo spagnolo…sembra l’inizio di una barzelletta.

Chiesa Notre Dame de Lourdes tra L’Hopital Saint Blaise e Mauleon Licharre
Giorno 78: Mauleon Licharre – Saint Just Ibarre. Oggi partiamo presto, talmente presto che è ancora buio, ma decidiamo così per camminare il meno possibile sotto il sole cocente di questi giorni. Con noi partono anche Mark e Cathrine, ma ci dividiamo dopo circa 6 km. Sorprendentemente, quando inizia a far luce, vediamo che il cielo è coperto di nuvole. Dopo circa 7 km dalla partenza cominciamo a salire il Pic d’Elaudy, un colle alto 700m. Saliamo lentamente e le nuvole che prima vedevamo dal basso, adesso ci avvolgono a tutti gli effetti: la nebbia è fitta intorno a noi. Giunti quasi alla cima del colle, la nebbia si dirada e mostra intorno a noi una vista che ci lascia a bocca aperta, dove solo i colli più alti mostravano la loro cima. Da qui, dopo aver percorso un po’ di crinale, con le solite mucche che ci guardano sospettose, comincia la discesa, breve ma intensa, che ci fa raggiungere la vallata dove si trova la nostra meta di oggi. Arriviamo all’ostello che sembra un’altra giornata rispetto alla partenza. Più tardi arrivano anche i nostri amici inglesi.

Il mare di nuvole che si apre alla vista
Giorno 79: Saint Just Ibarre – Saint Jean Pied de Port. Oggi dovrebbe essere un giorno come un altro, ma non lo è…l’arrivo a Saint Jean Pied de Port è per noi un traguardo importantissimo, mentre per molti è l’inizio del loro cammino. Una camminata di 20 km, di cui gli ultimi 5 fatti con un emozione e una voglia di arrivare che non abbiamo mai provato prima, forse per questo sono sembrati il doppio. Entriamo in città dalla porta Saint Jacques, che ha visto nel corso dei secoli milioni di pellegrini diretti come noi a Santiago de Compostela. Qui a Saint Jean, per la prima volta da quando siamo partiti, vediamo molte persone; con loro abbiamo in comune la meta e la strada che faremo da oggi in poi. Una volta arrivati, come prima cosa entriamo nell’ufficio del pellegrino dove compriamo altre due credenziali; alle nostre sono rimasti solo tre spazi per i timbri, troppo pochi fino a Santiago. Qui ci viene spiegata con molta gentilezza dai volontari la tappa di domani che arriva a Roncisvalle, in Spagna. Siamo sicuri che da qui in poi niente sarà più lo stesso: potremo confrontarci con altre persone, raccontare la nostra storia ed ascoltare le loro. Sarà un grande cambiamento per noi, abituati ormai da quasi tre mesi a camminare da soli.

Arrivo a Saint Jean. La porta Saint Jacques ha visto nel corso dei secoli il passaggio di milioni di pellegrini
Da Lourdes a Saint Jean Pied de Port, gli ultimi sette giorni di Francia, nei quali abbiamo avuto modo di incontrare altri pellegrini, che come noi sono diretti a Santiago de Compostela. Inoltre siamo entrati nei Paesi Baschi, che continueranno anche nella prima parte spagnola che attraverseremo: forse è per questo che sentiamo già nell’aria la Spagna. Dopo quasi due mesi che camminiamo in Francia, realizziamo che una gran parte del cammino è ormai alle nostre spalle, non sappiamo se gioirne o meno, sappiamo solo che Santiago ci attende.